Vincenzo Petrucci
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Lama, l’ama

Lama, l’ama

Carissimo,

Parto dal principio. Ero venuto a prendere un simpatico ottantenne. Uno di quelli che giocano ancora a briscola con gli amici e non disdegnano mai un buon bicchiere di vino. Era il 5 Febbraio, ricordo di aver visto segnato “dentista” sul calendario del barista.

Mi apprestavo ad avvicinarmi a Tony, l’ottantenne, per fare il mio lavoro… Che poi, ho sempre dato il massimo sul lavoro. Sai, ho dei parametri da rispettare, concordati in tempi in cui voi non avevate ancora imparato a parlare. Quindi sì, sono stato nei limiti, garantendo che cresciate in numero secondo la Sua pianificazione.

Ti dicevo, insomma, stavo per prendere Tony quando l’ho vista. Guardava fuori dalla finestra, aveva uno strano interesse per quello che succedeva. Mi colpì subito il suo sguardo, profondo e ineffabile. Aveva capelli di tenebra, che riflettono il rubino della mia lama quando, dopo una lunga giornata di lavoro, rientro a casa. Appena scomparve dietro le tende calai la mia falce su Tony.

Forse non sai che non sono sempre io a fare questo lavoro. La maggior parte li prende da solo: gli basta “chiamarli a sé”. Intervengo quando è indeciso o con chi vi deve lasciare con violenza; specialmente se c’è da guidare la mano di qualcun altro. La mia presenza tra di voi, quindi, deve essere limitata. Anche perché se ci sono, qualcuno deve essere preso. È la regola. Oltretutto, per quanto mi piaccia vedere i miei clienti, non c’è bisogno di me nei paraggi. Sarebbe impossibile il mio lavoro, se così non fosse.

Insomma, dopo l’episodio di Tony, non riuscivo a togliermela dalla testa. Ho iniziato a scendere sempre più spesso. L’ho guardata cucinare, vestirsi, uscire per andare a lavoro. La mia passione per lei era ormai chiara, la mia presenza tra di voi sempre più costante.

Sono tremendamente desolato per le vostre perdite. In particolare per la tua, piccolo. Non ho idea di come ci si possa sentire: sono cresciuto per millenni da solo. Non posso però accettare la tua richiesta di smettere. Finchè potrò anche solo guardarla sarò disposto a sacrificarvi tutti.

P.s: Capisco la tua richiesta a Lui, ma sono autonomo nel mio lavoro.

Con affetto.

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© 2024 Vincenzo Petrucci